AICS Tirana a Sarajevo per l’evento finale dell’Iniziativa BRIDGE

Il 27 maggio scorso si è tenuto a Sarajevo l’evento finale del progetto “Costruire relazioni per un dialogo interculturale in Bosnia ed Erzegovina – BRIDGE”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso la sede regionale dei Balcani Occidentali di Tirana e implementato da UNDP Bosnia ed Erzegovina. Hanno partecipato all’evento S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Letizia Fischioni, Vice Titolare di AICS Tirana, Narine Sahakyan, Rappresentante Residente ad interim di UNDP in Bosnia ed Erzegovina, e le rappresentanti dei Ministeri delle due Entità coinvolti nel progetto, Nasiha Pozder, del Ministero Federale dell’Ambiente e del Turismo e Jelena Gavrilović, del Ministero del Commercio della Repubblica Srpska.

Il progetto, durato 30 mesi, ha rappresentato un viaggio di trasformazione per quasi 2.000 giovani di età compresa tra i 7 e i 24 anni, provenienti da 55 comuni e città della Bosnia ed Erzegovina. Questi giovani hanno avuto l’opportunità di incontrarsi, socializzare, imparare e costruire amicizie attraverso azioni ambientali, campagne di sensibilizzazione, attività sportive all’aria aperta e programmi culturali realizzati nei meravigliosi scenari che si trovano lungo i sentieri della Via Dinarica. BRIGDE è stato realizzato in sinergia con un’altra iniziativa finanziata da AICS Tirana ed implementata da UNDP, “Via Dinarica”, giunta ormai alla seconda fase, nata con l’intento di promuovere il turismo per lo sviluppo economico sostenibile delle comunità delle Alpi Dinariche, preservando l’ambiente e nel rispetto della diversità socioculturale e dell’autenticità delle comunità.

L’evento finale ha riunito un numeroso e variegato gruppo di partecipanti per celebrare i traguardi del progetto, tra cui istituzioni governative, rappresentanti della comunità internazionale, organizzazioni partner e beneficiari del progetto. È stata offerta una panoramica completa degli obiettivi, delle attività e dei risultati raggiunti, incoraggiando la prosecuzione del dialogo e il networking tra le principali parti interessate.

“Il progetto BRIDGE evidenzia il nostro impegno a favore dei giovani, della coesione comunitaria e dello sviluppo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina. Coinvolgendo un numero sorprendente di giovani e numerose autorità locali, abbiamo promosso il dialogo interculturale e l’interazione tra giovani provenienti da diverse aree geografiche del Paese, contribuendo a colmare le divisioni sociali e culturali, a ripristinare la fiducia e a promuovere lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Letizia Fischioni, Vice Titolare della Sede AICS di Tirana.

S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, ha aggiunto: “Il successo del progetto BRIDGE è un esempio dell’impatto positivo della cooperazione internazionale e dell’impegno dell’Ambasciata Italiana nel sostenere riconciliazione, sviluppo sostenibile e emancipazione dei giovani in questo bellissimo Paese, anche a supporto del suo percorso di integrazione europea. L’iniziativa, anche in virtu’ delle proficue sinergie con Via Dinarica e della larga partecipazione di giovani da ogni parte della Bosnia-Erzegovina, ha promosso amicizia, valorizzazione dell’ambiente, attivismo giovanile, innovazione, turismo sostenibile e sviluppo delle comunità. L’entusiasmo e la riconoscenza dei giovani che hanno partecipato al progetto è per tutti noi la migliore gratificazione”.

Salvaguardia del patrimonio ambientale e sviluppo di un turismo sostenibile: la strategia di AICS Tirana nel settore Ambiente alla COP29 di Baku

Lo scorso 15 novembre si è svolto a Baku, presso il Padiglione Italia alla COP29, un side event dedicato all’area del Mediterraneo, sempre più al centro del dibattito internazionale sui cambiamenti climatici. La regione, infatti, si sta riscaldando a un ritmo superiore alla media globale, con conseguenze significative su risorse naturali, biodiversità, stabilità sociale ed economica. Quanto a riscaldamento, il Mediterraneo è secondo solo all’area dell’Artico.

In un contesto di aumento delle temperature globali limitato a 1,5°C, si prevede che il 18% della popolazione mediterranea sarà soggetto a scarsità idrica. Inoltre, il livello delle acque marine ha iniziato a salire già dal secolo scorso a una media di 1,4 mm all’anno. Oltre a ridurre le terre costiere adibite all’agricoltura, l’innalzamento delle acque marine va ad intaccare le riserve sotterranee di acqua potabile, riducendone di fatto la quantità utilizzabile per uso umano ed agricolo. Nel Mar Mediterraneo troviamo il 7,5% della biodiversità marina globale. In parallelo, l’incremento dei fenomeni siccitosi sta diventando un dato allarmante, la cui frequenza e durata sta mettendo a rischio le attività economiche nazionali e le società soprattutto urbane.

L’evento, aperto dal Direttore di AICS, Marco Rusconi, ha dato l’opportunità di discutere soluzioni innovative ed alcune iniziative messe in campo da AICS Tirana nell’area dei Balcani Occidentali, grazie anche agli interventi dell’Unione per il Mediterraneo, rappresentata dal Vice Segretario Generale Senior, Grammenos Mastrojeni e da UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), rappresentata da Luca Rossi, Coordinatore Senior dell’Iniziativa Early Warnings for All (EW4A).

Nel proprio intervento, la Vice Titolare di AICS Tirana, Letizia Fischioni, ha avuto modo di presentare la strategia della Sede nel settore Ambiente, partendo dai i tre progetti, NaturAlbania, NaturBosnia e NaturKosovo, che hanno dato l’imprinting al complesso delle attività attualmente in corso nell’area dei Balcani Occidentali. Si tratta di iniziative che combinano la salvaguardia del patrimonio naturale e della biodiversità con lo sviluppo di un modello di turismo sostenibile, lavorando su due fronti: con le autorità locali per proteggere il patrimonio naturale e con le comunità locali per trarre beneficio da un turismo sostenibile in cui un ambiente naturale salvaguardato e ben mantenuto – oltre a ridurre gli effetti del global warming – può generare occupazione e sviluppo economico.

La tutela ambientale si pone dunque non solo come un’azione doverosa, per cercare di ridurre le conseguenze del cambiamento climatico, ma soprattutto come una risorsa per sviluppare in maniera sostenibile le aree di intervento.

 

Argirocastro, città della vita e della cultura

È una grande storia di cooperazione e amicizia quella fra Argirocastro e l’Italia. Molti risultati sono stati raggiunti, tante attività sono in agenda o in approvazione. Argirocastro è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Una città da tutelare e valorizzare. Il Sindaco Flamur Golemi, il Console Onorario Teodor Bilushi, la Vice Sindaca Jorida Muho hanno accompagnato il Rappresentante della Cooperazione Italiana nei Balcani Occidentali Nino Merola in una visita di monitoraggio e programmazione di futuri interventi. La Cooperazione Italiana conferma il suo impegno a favore del patrimonio culturale albanese e il sostegno del Sistema Italia nel cambiamento in atto.

Guarda le foto della visita e segui gli aggiornamenti sulle attività in corso sulle nostre pagine web.

PO. Anteprima delle riprese a 360 gradi della Nave Po affondata nella baia di Valona durante la Seconda Guerra Mondiale.

PO.

Due lettere. In albanese significano Sì. Per l’Italia significano molto di più. Un patrimonio unico, la Nave Po, immerso nelle acque della Baia di Valona, area marina protetta di Karaburun Sazan. La Cooperazione Italiana ne sostiene la salvaguardia e valorizzazione. Sono da poco state completate le riprese sottomarine a 360 gradi, per promuovere al pubblico la conoscenza della sua storia. Ne condividiamo in anteprima alcuni screenshot. Nel linguaggio di cooperazione si evidenziano della Nave Po le potenzialità per lo sviluppo del turismo sostenibile e le maggiori opportunità di stabilità economica per le comunità locali. Per l’Italia la Nave Po, tesoro sommerso da scoprire, non è solo un’attrazione turistica. Racchiude le storie personali di tante donne e uomini, che presto, attraverso la visione immersiva aperta al pubblico, potranno rivivere nel nuovo centro della cooperazione Italia – Albania a Valona. Seguite tutti gli aggiornamenti sul nostro sito istituzionale e sulle nostre pagine social.

NESSUNO È PERFETTO. Aics Tirana produce la prima campagna sui diritti umani LGBTQI+ in Albania.

In occasione del Queer Film Festival organizzato nell’ambito delle manifestazioni di Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022, Aics Tirana ha prodotto il primo spot per i diritti umani LGBTQI+ in Albania, pianificato su RTSH 1, la prima rete pubblica nazionale. Lo spot segue la recente visita a Tirana di Fabrizio Petri, Inviato Speciale della Farnesina per i Diritti Umani LGBTQI+. La campagna, ideata da Ernesto Spinelli e prodotta per Aics Tirana da Anima Pictures, fa parte del più ampio piano di comunicazione della Sede Aics nei Balcani Occidentali che vede nell’affermazione dei diritti umani e nella promozione della cultura come strumento di opposizione alla guerra due priorità per il prossimo triennio 2023-2025.

Guarda lo spot.

COLTIVIAMO IL FUTURO

7 giugno 2024, ore 10.00 – Rogner Hotel Tirana, Sala Antigonea 1

Nell’ambito della Settimana dell’Italia, l’Ambasciata d’Italia a Tirana, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Tirana, insieme al CIHEAM Bari, alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Anila Denaj e dell’ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, mobilitano il Sistema Italia a sostegno delle comunità rurali e costiere, per un accesso equo ed inclusivo alle risorse, con particolare attenzione alle donne e ai giovani.

Coltiviamo il futuro è il tema del meeting che si terrà il prossimo 7 giugno alle ore 10 nella Sala Antigonea 1 dell’Hotel Rogner di Tirana. Tra i partecipanti ci saranno i protagonisti della cooperazione Italia-Albania nel settore dell’agricoltura. Verranno discussi temi come il benessere, l’agroecologia e l’innovazione, che saranno al centro di una visione di sviluppo inclusivo e sostenibile.

L’evento ha l’obiettivo di esplorare e promuovere le iniziative del Governo italiano e della cooperazione allo sviluppo in Albania nei settori dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare, evidenziando come queste stiano contribuendo a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. Questi risultati saranno presentati dagli attori chiave delle storie di successo italo-albanesi attraverso installazioni audiovisive, degustazioni e approfondimenti.

Nello specifico, Coltiviamo il futuro si propone di evidenziare il ruolo della Cooperazione Italiana e del Sistema Italia a favore dello sviluppo e del rafforzamento dei sistemi agricoli, agroalimentari e di controllo fitosanitario dell’Albania.

Inoltre, a latere dell’evento, vi sarà la cerimonia di chiusura del progetto SAFIAL – rafforzamento istituzionale del Ministero dell’Agricoltura albanese (MARD) per la gestione della sicurezza alimentare, una buona pratica di cooperazione tra AICS Tirana, MARD e CIHEAM Bari, per il sostegno all’Albania nel suo percorso verso l’UE.

La collaborazione tra tutti gli attori del Sistema Italia ed i partner albanesi è fondamentale per migliorare l’impatto e l’efficacia a lungo termine delle iniziative. Lo sviluppo di sistemi agroalimentari sostenibili sostiene la resilienza delle comunità rurali e costiere, favorendo l’accesso equo e inclusivo alle risorse e ai servizi, specialmente per donne e giovani.

In questo contesto, il modello albanese risulta rilevante per la Regione dei Balcani occidentali, in cui si possono analizzare sfide e opportunità legate all’implementazione degli SDG relativi all’agricoltura e trasversali, attraverso il ruolo determinante del Sistema Italia nel sostenere il percorso di sviluppo del Paese verso l’obiettivo ambizioso, ma fondamentale, dell’integrazione europea.

Workshop sugli investimenti ed i finanziamenti delle PMI in Albania realizzato dal Programma Italo-Albanese a sostegno delle Piccole e Medie Imprese

Tirana, 22 Novembre 2024_Nell’ambito della Global Entrepreneurship Week 2024, organizzata da Start Up Albania, il Programma Italo-Albanese a sostegno di Piccole e Medie imprese ha organizzato un workshop con focus sugli investimenti infrastrutturali ed i finanziamenti a favore delle PMI.  L’attività, svolta venerdì 22 novembre a Tirana, ha riunito alti rappresentanti del Governo albanese e del settore privato. Presenti la Direttrice dell’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Tirana, Stefania Vizzaccaro, e il responsabile della divisione corporate e PMI di Banca Intesa San Paolo, Alessandro Grillo, oltre al Business Development Manager di Crimson Finance Albania, Erjon Boja.

Il workshop ha affrontato questioni legate all’accesso ai finanziamenti per le PMI, alla promozione delle migliori pratiche per il loro sviluppo e al rafforzamento delle infrastrutture di investimento. Nonostante costituiscano un pilastro significativo dell’economia albanese, le PMI mostrano ancora la necessità di un sostegno sia finanziario che normativo per migliorare l’accesso ai finanziamenti e rafforzare la sostenibilità economica.

La discussione si è concentra sulla valutazione dei progressi e delle lacune nell’ecosistema degli investimenti in Albania, sulla necessità di politiche di sostegno e riforme normative, garantendo l’inclusione finanziaria ed esplorando modelli di finanziamento alternativi, come la microfinanza, il crowdfunding, il capitale di rischio ed i fondi di garanzia dei prestiti.

I partecipanti, tra cui rappresentanti delle PMI e giovani imprenditori albanesi, hanno contribuito attivamente con domande e suggerimenti, sottolineando l’importanza di tali piattaforme di dialogo e di accesso all’informazione. Moderato dal Direttore del Programma PRODAPS/IASME, Gavril Lasku, l’evento ha costituito un momento importante per rafforzare la cooperazione tra i vari settori dell’economia e per identificare soluzioni concrete per lo sviluppo sostenibile delle PMI. Ha inoltre confermato l’impegno italiano per lo sviluppo delle PMI in Albania, auspicando la realizzazione di un ecosistema imprenditoriale che avvicini l’Albania al processo di integrazione europea.

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Grazie ai programmi PRODAPS/IASME finanziati dal Governo Italiano a credito di aiuto per un ammontare totale di 45 milioni di euro, AICS Tirana ha offerto e sta offrendo alle PMI albanesi l’accesso privilegiato a tre strumenti finanziari integrati: una linea di credito con tassi di interesse competitivi sul mercato nazionale, un fondo di garanzia e l’accesso ad assistenza tecnica. Dall’avvio di questo Programma nel 2009, 149 PMI albanesi hanno potuto migliorare la loro filiera produttiva in termini qualitativi e quantitativi, acquistando macchinari di origine italiana e formando il proprio personale sulle tecnologie più innovative disponibili nel settore di competenza. Il totale degli investimenti effettuati ammonta a 30.5 milioni di Euro.