Le Radici Del Futuro

È online un nuovo sito web – shijaeveriut.al. È una finestra aperta sul grande lavoro sostenuto dall’Italia nel Nord dell’Albania per lo sviluppo delle comunità rurali di Puka, Fushe Arrez e Vau j Dejes. Si tratta di aree a forte rischio emigrazione, nelle quali la Ong RTM, con fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha dato impulso a una nuova cultura del territorio, valorizzando le specificità locali e la piccola imprenditoria agroalimentare. Nuovi imprenditori della zona sono entrati a far parte della comunità di aziende beneficiarie del marchio Made With Italy. Altre aziende sono in fase di valutazione e potranno beneficiare presto del marchio. L’agroalimentare è un settore d’eccellenza della cooperazione italiana allo sviluppo. Un’eccellenza riconosciuta che contribuisce nei fatti alla creazione di cicli economici virtuosi e alla stabilizzazione sociale. L’impatto italiano sulle comunità albanesi è diffuso. Con Puka, Fushe Arrez e Vau j Dejes, il marchio etico Made With Italy copre nuove aree del Paese dopo Permet, Argirocastro, Elbasan, Valbona, Scutari e Malesi e Madhe. Visita il sito e scopri tutte le informazioni sulle attività e i risultati dell’impegno italiano di cooperazione in questa regione dell’Albania.

LA MIA VITTORIA. L’empowerment femminile raccontato da Elsa.

“A un certo punto della mia vita mi sono trovata a un bivio: lasciarmi morire in una relazione violenta o rinascere, allontanandomi da casa”.

Nel suo nuovo laboratorio, Elsa accoglie ogni giorno decine di studenti che all’uscita di scuola acquistano il suo byrek. In un nostro recente incontro, ci siamo seduti a parlare un po’. Elsa è stata per tanto tempo vittima della violenza prima psicologica ed economica poi fisica del suo ormai ex marito. A trent’anni, dopo l’ennesimo episodio di violenza, ha deciso di rivolgersi all’associazione Tjeter Vizion di Elbasan. Ha chiesto di essere accolta presso il loro Centro, per il periodo necessario a svolgere tutti i procedimenti legali per il divorzio e la custodia dei suoi due figli che oggi hanno ventuno e diciassette anni.

“Poter avere con me i miei figli è stato fondamentale per trovare le energie necessarie a iniziare la mia nuova vita”.

Come il futuro di tante altre donne sopravvissute alla violenza, anche quello di Elsa era molto incerto. Non aveva una casa dove stare, né un lavoro. Nel rifugio di Tjeter Vizion, Elsa ha iniziato un percorso complesso e lungo che in principio le ha permesso di riacquistare la fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.

“Il mio ex marito mi denigrava continuamente. Non mi lasciava libera di esprimere le mie capacità. Chiudeva ogni spazio ai miei bisogni e desideri. Non potevo lavorare e controllava tutto. Durante il periodo che ho passato con Tjeter Vizion, invece, ho compreso che potevo davvero fare tante cose e realizzare tanti sogni. Con le mie forze.” Elsa dice questo e sorride.

Dopo il primo periodo, è iniziato il suo cammino verso la reintegrazione. Ha frequentato un corso di cucina che le ha dato la possibilità di lavorare in alcuni ristoranti della città e guadagnare abbastanza per pagare l’affitto di un piccolo appartamento.

“Ricordo ancora il giorno in cui con i miei figli siamo entrati in quell’appartamento. Erano solo due stanze, ma per me era il segno reale che un nuovo inizio era finalmente possibile”. Questo è stato solo il primo passo.

Poco dopo, infatti, con i risparmi ottenuti Elsa è riuscita ad acquistare alcune semplici attrezzature usate. Si è messa in proprio e ha aperto una sua attività. Nel 2018 è entrata nel programma di sostegno alle imprese femminili previsto nel quadro del progetto “GEMAL – Gender Mainstreaming in Albania: con le donne contro la violenza e lo sfruttamento” – AID/010580 – co-finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato dalla ong CIES di Roma. Il progetto l’ha sostenuta nella ristrutturazione di un locale e nell’acquisto di macchinari nuovi e più moderni.

“Non potevo crederci. Tutti i miei sacrifici trovavano un significato. Creare un mio business con cui sostenere gli studi dei miei figli e anche realizzare qualche mio desiderio” dice con fierezza Elsa. “Ho comprato una macchina, esco con le amiche, vado in vacanza a trovare mio figlio che lavora in Grecia”.

“Oggi mi sento più forte e sono fiera di quello che ho costruito. Sono contenta di aver scelto la direzione giusta davanti a quel bivio quindici anni fa. E ora sono pronta ad aiutare altre donne a prendere quella stessa direzione” dice Elsa indicando Suela, che da qualche mese segue un corso di formazione presso il suo laboratorio.

Suela ha trovato in Elsa un importante punto di riferimento con cui condividere e superare la sua dolorosa esperienza. Il messaggio è chiaro: chiedere aiuto è il passo necessario per rompere il cerchio della violenza. Non perdere mai la fiducia in se stesse è lo strumento fondamentale per riprendere in mano la propria vita e farne qualcosa di migliore per sé e per gli altri.

Due giovani studentesse entrano nel negozio e si fermano al bancone: “Due byrek agli spinaci, Elsa. Grazie.”

 

Programma Italo – Albanese di Conversione del Debito (IADSA II)

Conferenza di lancio del secondo Bando di selezione dei progetti

Si è svolta oggi presso l’Hotel Tirana International la conferenza di lancio del secondo Bando di selezione dei progetti del Programma Italo – Albanese di Conversione del Debito (IADSA II), alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, della Rappresentante AICS Tirana, Stefania Vizzaccaro, della Ministra dell’Economia e delle Finanze albanese Delina Ibrahimaj, del Direttore dell’Agenzia albanese per il coordinamento dei donatori (SASPAC), Ilir Beqaj, e dei due co-direttori dell’Unità Tecnica di Supporto dello IADSA, Basilio Toth ed Ismail Ademi.

L’attuale bando è volto a sostenere iniziative promosse dalle istituzioni pubbliche albanesi in linea con le strategie e le priorità nazionali per lo sviluppo e l’integrazione formulate dal Governo albanese e coerenti con il Programma di Conversione del Debito allo Sviluppo tra Italia e Albania.

I progetti possono essere realizzati in collaborazione con organizzazioni non-profit albanesi e italiane, enti locali italiani, università italiane o albanesi.

Sono ammissibili iniziative che riguardano le seguenti aree prioritarie di intervento: educazione inclusiva e di qualità, servizi di sanità pubblica e medicina preventiva, servizi di assistenza sociale alle persone in difficoltà, inclusione sociale di soggetti vulnerabili, sviluppo territoriale sostenibile, valorizzazione dei settori culturale e turistico albanesi, miglior gestione dei rifiuti urbani, sensibilizzazione all’uso delle energie rinnovabili, promozione dello sviluppo agricolo e di soluzioni innovative per le aree protette e gli ecosistemi fragili.

I progetti sono selezionati mediante l’apposito bando pubblicato lo scorso 20 marzo 2023 sul sito dello IADSA. La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 22 maggio 2023 alle ore 12:00.

La conferenza era aperta ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche albanesi, delle ONG italiane ed albanesi, degli enti territoriali italiani e delle organizzazioni internazionali operanti in Albania.

Nel corso della presentazione ai giornalisti e al pubblico, l’Ambasciatore d’Italia Fabrizio Bucci ha sottolineato il successo che ha saputo raccogliere negli anni il Programma IADSA, caratterizzato da interventi con impatto concreto, che risolvono i problemi reali della cittadinanza. Oltre a destare sempre un meritato interesse, IADSA rappresenta anche un ottimo esempio di lavoro di squadra italo-albanese.

La Rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Balcani Occidentali Stefania Vizzaccaro da parte sua ha sottolineato l’esperienza positiva di collaborazione tra i due Paesi rappresentata dallo IADSA, connotata da una forte attenzione al principio di “non lasciare indietro nessuno”.

Ha illustrato anche alcune novità del secondo Bando IADSA II, come ad esempio finanziamenti di maggior rilievo per le iniziative, dai 400.000 ai 500.000 euro ed il cofinanziamento da parte del Lead applicant.

La Ministra dell’Economia e delle Finanze albanese Delina Ibrahimaj ha dichiarato che lo IADSA forse non ha la dovuta visibilità, ma resta di vitale importanza per lo sviluppo regionale, per l’eguaglianza sociale, per le categorie svantaggiate e le aree più lontane, in linea con le politiche di sviluppo dell’Albania.

Il Direttore dell’Agenzia albanese per il coordinamento dei donatori (SASPAC), Ilir Beqaj ha ricordato che, anche sulla base della sua esperienza, lo IADSA rappresenta uno dei programmi migliori che l’Albania abbia avuto negli ultimi 30 anni. Sia la Ministra che il Direttore hanno espresso l’auspicio che questo non sia l’ultimo Bando IADSA nel Paese.

Approvato il Piano di Gestione del Parco Archeologico di Bylis e Klos (2024-2029)

Approvato dal Governo albanese il Piano di Gestione del Parco Archeologico di Bylis e Klos (2024-2029). Si tratta di una componente chiave del progetto “EU for Economic Development – Tourism-led, Local Economic Development with a Focus on Cultural Heritage“.

Il progetto mira a preservare e restaurare i tesori archeologici di Bylis e Klos, nel comune di Mallakastra, migliorando l’accesso e promuovendo la crescita economica, attraverso un lavoro realizzato a fianco della comunità locale. I siti di Bylis e Klos avranno cosi modo di meglio utilizzare il proprio patrimonio, garantire servizi piu efficace e un’economia locale più forte.

Un ringraziamento speciale al Ministero dell’Economia, della Cultura e dell’Innovazione per il suo costante supporto, ai nostri partner della Regione Emilia-Romagna e dell’Università di Bologna e agli esperti locali che hanno contribuito alla stesura.

Il Piano di Gestione stesso e le attività correlate sono finanziati dall’Unione Europea, con un co-finanziamento AICS, per un budget complessivo di 6.250.000 euro.

 

Visita di studio del Consiglio Superiore dei Procuratori albanesi (CSP) a Roma e Firenze

Roma-Firenze, 20 Dicembre 2024_Un’importante visita di studio è stata organizzata dal 17 al 20 dicembre 2024 nell’ambito del Progetto EU4Justice, con lo scopo di incontrare rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) a Roma e della Corte d’Appello di Firenze. Guidata dal Presidente del Consiglio Superiore dei Procuratori albanesi (CSP) ed accompagnata da Membri del Consiglio (membri del Comitato Permanente di Valutazione) e da consulenti legali, la delegazione ha potuto studiare da vicino il lavoro dei magistrati in Italia, in particolare come vengono valutati i magistrati italiani in Italia.

Organizzata da EU4Justice e dalle autorità italiane, la visita ha fornito ai membri del CSP e ai consulenti legali l’opportunità di assistere all’intero processo di valutazione periodica dei Pubblici Ministeri italiani. Questa esperienza ha offerto preziosi spunti, in particolare alla luce delle recenti modifiche al regolamento sulla valutazione del CSP e della necessità di adattare i documenti di valutazione per allinearla al modello italiano.

La visita si è concentrata sugli standard di valutazione etica e professionale dei magistrati, soprattutto considerando la nuova legislazione italiana che definisce criteri chiari, indicatori e livelli semplici di valutazione. La delegazione è stata guidata dalla Corte d’Appello del CSM a seguire l’intero processo, partendo dai Consigli giudiziari locali, procedendo quindi con l’autovalutazione dei magistrati, la loro valutazione da parte dei Presidenti dei tribunali e delle procure, e alla successiva valutazione del Consiglio giudiziario locale. Infine, i risultati vengono trasmessi al CSM per la valutazione finale sulla base dei criteri e degli indicatori stabiliti.

La Presidentessa del CSP albanese ha sottolineato che questa visita migliorerà e sosterrà in modo significativo gli sforzi in corso nel processo di valutazione dei Pubblici Ministeri in Albania. L’impegno del CSP nel fornire valutazioni di alta qualità in modo tempestivo ha portato negli ultimi mesi al completamento di sei valutazioni, in seguito alla semplificazione del processo attraverso le modifiche approvate al regolamento di valutazione. A suo avviso la visita di studio, che ha fornito un quadro completo della prassi italiana, e la revisione dei documenti e dei modelli italiani da studiare ed adattare, contribuiranno ulteriormente a realizzare questo processo.

 

PIANETI. Il nuovo libro di Aics Tirana sulla Cooperazione Italia Albania.

La Sede Aics di Tirana ha pubblicato un nuovo libro sulla Cooperazione Italia Albania. S’intitola Pianeti – 20 storie per il 2020. Racconta 20 casi di successo delle iniziative finanziate dal Governo italiano in Albania. 20 imprenditrici e imprenditori che con il loro impegno stanno cambiando la qualità della loro vita e di quella delle loro famiglie e delle loro comunità. Clicca al link che segue e leggi l’articolo pubblicato su Oltremare, la rivista ufficiale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Oltremare: Pianeti, 20 storie albanesi di successo per il 2020

Placement of external hearing devices. Invitation to Tender.

“Improving the living condition of people with hearing impairment” is financed by AICS (Italian Agency for Development Cooperation) and implemented by Save the Children Italy. Project n. AID 12145/STC/ALB.

The project aims to contribute to improve the socio-economic and autonomy of Albanian children and adolescents through early diagnosis and the use of technical
and informative aids. Contribute to the strengthening of the public health system of early diagnosis and intervention on hearing impairments. Save the Children is requiring the interested companies to apply for the tender.

Invitation to Tender in PDF – Placement of external hearing devices

The application close date is 6 January 2022 by 15:00 hrs.