Tirana, 28 febbraio 2025_Il Ministero della Salute e della Protezione Sociale albanese e UNFPA, in collaborazione e con il supporto del Governo italiano attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, hanno lanciato oggi un nuovo progetto triennale, con un budget di 1 milione di euro per un periodo di 36 mesi, che mira a combattere la violenza di genere in Albania.
L’obiettivo dell’iniziativa è rafforzare la governance dei sistemi di referral a livello municipale per le vittime di violenza di genere, promuovendo l’emancipazione delle donne e il rispetto dei diritti umani in 9 comuni: Dibër, Klos, Pogradec, Kolonjë, Korcë, Konispol, Vlorë, Selenicë, Tirana.
L’intervento si concentrerà su:
- Garantire il buon funzionamento dei meccanismi di referral coordinati e dei fornitori di servizi a livello municipale, responsabili di proteggere dalla violenza di genere (operatori sanitari e psico-sociali, funzionari e accademia di Polizia);
- Dare potere alle donne e alle ragazze, sopravvissute a tutte le forme di violenza, per godere di una vita libera dalla violenza attraverso awareness e sviluppo di competenze che ne supportino la reintegrazione;
- Migliorare i quadri legali e normativi;
- Rafforzare il ruolo delle organizzazioni della società civile e delle istituzioni nazionali con l’obiettivo di garantire adeguamento e rispetto agli standard internazionali e nazionali contro la violenza contro donne e ragazze;
- Rafforzare le capacità e le risorse degli attori statali e non statali per sviluppare e implementare una pianificazione e dei servizi contro la GBV.
Il Ministro della Salute e della Protezione Sociale, Albana Koçiu ha dichiarato: “Oggi compiamo un altro importantissimo passo avanti, ampliando il nostro servizio di protezione sociale. Attraverso questo progetto rafforzeremo le nostre capacità contro la violenza nei comuni di Tirana, Valona, Korça, Pogradec, Dibra, Klos, Kolonja, Konispol e Selenica. Voglio sottolineare che questo è un progetto che ha meriti speciali: non cerca solo di curare o alleviare i sintomi della violenza di genere, piuttosto intende attaccare le ragioni fondamentali che spingono la violenza di genere ad essere ancora così presente nella nostra società”.
L’importanza dell’intervento è stata sottolineata anche dall’Ambasciatore d’Italia in Albania, Marco Alberti: “La violenza contro le donne riguarda principalmente le vittime, ma perpetua un ciclo di paura e ingiustizia con profondi impatti sociali. L’impegno dell’Italia è di unire le forze per sviluppare progetti incentrati sulle persone, proteggendo e assistendo le vittime e allo stesso tempo formando gli operatori per ridurre la violenza e creare una cultura di rispetto e dialogo“.
Nel contesto globale odierno e d’accordo con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile in Albania, la coordinatrice UN nel Paese, Fiona McCluney, ha dichiarato: “Quest’iniziativa vuole garantire che tutte le donne e le ragazze in Albania possano vivere una vita libera dalla violenza. Dobbiamo continuare, e persino ampliare, il dibattito pubblico su questo tema, stimolando l’azione collettiva contro tutte le forme di violenza“.
“Negli ultimi dieci anni l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha lavorato duramente per garantire l’integrazione del genere in tutte le iniziative. Le linee guida per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile del 2020 stabiliscono obiettivi e scopi del nostro impegno anche contro la violenza di genere, che è una priorità in Albania – secondo il quadro internazionale e in relazione al sistema italiano per la cooperazione allo sviluppo” ha affermato Stefania Vizzaccaro, direttrice di AICS Tirana.
Justine Coulson, Country Director per UNFPA Albania, ha sottolineato nel proprio discorso che “UNFPA è determinata a lavorare con i numerosi partner e il governo per mantenere la promessa fatta a donne e ragazze. Non vediamo l’ora di raggiungere risultati positivi e riscontrare sempre meno casi di violenza non solo nei comuni selezionati, ma in tutta l’Albania“.