Guarda il quinto reportage narrativo e fotografico della campagna Pianeti. L’Italia per la valorizzazione del patrimonio naturale e lo sviluppo rurale nel Nord dell’Albania. Parlind, Guida Turistica, Razem.
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Argirocastro, città della vita e della cultura
È una grande storia di cooperazione e amicizia quella fra Argirocastro e l’Italia. Molti risultati sono stati raggiunti, tante attività sono in agenda o in approvazione. Argirocastro è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Una città da tutelare e valorizzare. Il Sindaco Flamur Golemi, il Console Onorario Teodor Bilushi, la Vice Sindaca Jorida Muho hanno accompagnato il Rappresentante della Cooperazione Italiana nei Balcani Occidentali Nino Merola in una visita di monitoraggio e programmazione di futuri interventi. La Cooperazione Italiana conferma il suo impegno a favore del patrimonio culturale albanese e il sostegno del Sistema Italia nel cambiamento in atto.
Guarda le foto della visita e segui gli aggiornamenti sulle attività in corso sulle nostre pagine web.
Luca Maestripieri sull’Afghanistan: “Non abbandoneremo nessuno laggiù.”
ROMA – Luca Maestripieri, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha ribadito che “Non si intende abbandonare nessuno, tantomeno il popolo Afghano. Siamo solo in parte sollevati per l’arrivo dei nostri colleghi italiani a Fiumicino, dopo aver evacuato la nostra sede in Afghanistan – ha detto Maestripieri – tuttavia, la nostra mente e il nostro cuore sono ancora sulla pista dell’aeroporto di Kabul, dove aspettano di partire centinaia di nostri amici e collaboratori afghani”.
La riconoscenza verso i collaboratori. “Come ha giá dichiarato la Vice Ministra degli Esteri, Marina Sereni, d’intesa con il dicastero della Difesa, ringraziamo tutti loro per quanto stanno facendo. Da parte nostra, faremo di tutto per portare in Italia anche i cittadini afgani che hanno collaborato con noi. Le storie dei nostri colleghi appena sbarcati a Fiumicino ci colpiscono, non vogliamo che sia abbandonato nessuno, nè in questi giorni nè in futuro. Speriamo di ricostruire le condizioni per continuare a sostenere la popolazione Afghana”.
Come pubblicato su La Repubblica.
NUOVO MUSEO ARS AEVI DI SARAJEVO. Italia e Bosnia & Erzegovina disegnano la contemporaneità.
Con un prestigioso evento di lancio, in collaborazione con le autorità della Bosnia & Erzegovina, l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo e l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Balcani Occidentali hanno aperto la prima fase dei lavori per la realizzazione del Museo Ars Aevi, che sarà progettato sulla base dell’idea originale di Renzo Piano.
SARAJEVO – Si è svolto presso il Dom Armije l’evento di lancio dell’iniziativa Museo ARS AEVI, alla presenza delle autorità della Bosnia & Erzegovina e delle autorità italiane. L’evento ha aperto la prima fase dei lavori per la realizzazione del nuovo Museo Ars Aevi a Sarajevo, che sarà progettato sulla base dell’idea originale di Renzo Piano. Il progetto architettonico sarà finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
ARS AEVI è un parziale anagramma della parola Sarajevo. Si tratta di un originale progetto di fondazione di un museo d’arte contemporanea, originato da una volontà collettiva e dalla cooperazione etica di importanti artisti internazionali, curatori e musei d’arte contemporanea.
ARS AEVI nasce come collezione d’arte nata durante la guerra, nel 1992. Un gruppo di appassionati guidato da Enver Hadžiomerspahić ha invitato artisti di tutto il mondo a donare alcune delle loro opere come simbolo di sostegno a Sarajevo durante l’assedio. La collezione comprende oggi circa 150 opere d’arte donate da alcuni dei più rinomati artisti contemporanei locali e internazionali, tra cui Michelangelo Pistoletto, Joseph Kosuth, Joseph Beuys, Bizhan Bassiri, Maja Bajević, Jusuf Hadžifejzović e Jannis Kounellis.
Un primo progetto per il nuovo museo è stato offerto alla città di Sarajevo dall’architetto italiano Renzo Piano, che ha anche donato i materiali utilizzati nella costruzione del ponte pedonale che attraversa il fiume Miljacka nei pressi della sede del futuro Museo.
L’Ambasciata d’Italia ha svolto negli anni un ruolo di stimolo e sostegno per tutti gli enti locali coinvolti, costruendo consapevolezza del valore del progetto non solo dal punto di vista artistico e culturale ma anche come strumento di riconciliazione e dialogo interetnico, sostenuto in questo compito dall’ufficio locale dell’UNESCO.
L’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è da tempo partner di ARS AEVI e si è offerta di sostenere finanziariamente il progetto definitivo ed esecutivo del Museo, sulla base del progetto iniziale di Renzo Piano, in stretta collaborazione con gli enti locali e con il laboratorio edile Renzo Piano. Nel novembre 2021 il Comune di Sarajevo, il Cantone di Sarajevo e l’Istituto per l’Edilizia del Cantone di Sarajevo hanno firmato un accordo storico sull’attuazione del Progetto per la Costruzione del Museo d’Arte Contemporanea “Ars Aevi” e poco dopo un permesso di costruire in è stato emesso per il quadrante C di Marijin Dvor. Da allora, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha lavorato quotidianamente per il progetto definitivo ed esecutivo del Museo. In questi giorni AICS ha concluso la procedura di appalto e lo studio selezionato potrà iniziare i suoi lavori nelle prossime settimane.
Allo stesso tempo, sono state intraprese iniziative con importanti organizzazioni internazionali, come l’UNESCO BiH, per istituire un fondo multi-donatore che raccoglierà i contributi, pubblici e privati, che renderanno possibile la prossima costruzione del Museo ARS AEVI.
L’evento, moderato dalla Direttrice del Museo ARS AEVI, Senka Ibrišimbegović, è stato aperto dai saluti di benvenuto dell’Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Marco Di Ruzza, del Sindaco della Città di Sarajevo, Benjamina Karić, del Presidente del Consiglio del Sarajevo, Edin Forto e il sindaco di Novo Sarajevo e Hasan Tanović. Per AICS Tirana, è intervenuta la dottoressa Manoela Lussi. Online è interventuta, la rappresentante dell’Officina Edilizia “Renzo Piano”, Emanuela Baglietto, mentre il fondatore del progetto ARS AEVI, Enver Hadžiomerspahić, Rappresentante UNESCO in BiH , Sinisa Sesum e rappresentanti dello Studio di architettura “NON-STOP” hanno fornito ulteriori approfondimenti sul progetto.
L’Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Marco Di Ruzza, ha sottolineato che “l’Italia ha creduto in questo progetto sin dall’inizio ed è orgogliosa di presentare alla Città di Sarajevo i risultati di questa straordinaria partnership tra i nostri due Paesi. ARS AEVI rappresenta i valori universali di pace e umanità. È un ricordo vivo del potere dell’arte come ponte tra i popoli e le culture. Ringrazio tutti i partner dell’iniziativa: l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il Cantone di Sarajevo, il Comune di Sarajevo, il Comune di Novo Sarajevo, i Musei Civici di Sarajevo, il Laboratorio Edilizio “Renzo Piano” e l’UNESCO – per il loro impegno e il loro eccezionale contributo a questo progetto e per aver reso possibile l’evento di oggi”.
Stefania Vizzaccaro, Rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Balcani occidentali, ha affermato: “La cultura è una priorità per l’impegno della cooperazione italiana in Bosnia ed Erzegovina e in tutti i Balcani occidentali. Due sono le principali aree di intervento: tutela del patrimonio culturale e valorizzazione delle industrie creative contemporanee. È una strategia regionale dell’Agenzia governativa italiana che rappresento che mira a promuovere la cultura come mezzo di opposizione alla guerra. Il patrimonio del passato e l’arte contemporanea sono la migliore garanzia di pacifica convivenza e sviluppo sostenibile per le nuove generazioni bosniache ed erzegovine, e vorrei dire, europee”.
AICS Tirana a Sarajevo per l’evento finale dell’Iniziativa BRIDGE
Il 27 maggio scorso si è tenuto a Sarajevo l’evento finale del progetto “Costruire relazioni per un dialogo interculturale in Bosnia ed Erzegovina – BRIDGE”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso la sede regionale dei Balcani Occidentali di Tirana e implementato da UNDP Bosnia ed Erzegovina. Hanno partecipato all’evento S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Letizia Fischioni, Vice Titolare di AICS Tirana, Narine Sahakyan, Rappresentante Residente ad interim di UNDP in Bosnia ed Erzegovina, e le rappresentanti dei Ministeri delle due Entità coinvolti nel progetto, Nasiha Pozder, del Ministero Federale dell’Ambiente e del Turismo e Jelena Gavrilović, del Ministero del Commercio della Repubblica Srpska.
Il progetto, durato 30 mesi, ha rappresentato un viaggio di trasformazione per quasi 2.000 giovani di età compresa tra i 7 e i 24 anni, provenienti da 55 comuni e città della Bosnia ed Erzegovina. Questi giovani hanno avuto l’opportunità di incontrarsi, socializzare, imparare e costruire amicizie attraverso azioni ambientali, campagne di sensibilizzazione, attività sportive all’aria aperta e programmi culturali realizzati nei meravigliosi scenari che si trovano lungo i sentieri della Via Dinarica. BRIGDE è stato realizzato in sinergia con un’altra iniziativa finanziata da AICS Tirana ed implementata da UNDP, “Via Dinarica”, giunta ormai alla seconda fase, nata con l’intento di promuovere il turismo per lo sviluppo economico sostenibile delle comunità delle Alpi Dinariche, preservando l’ambiente e nel rispetto della diversità socioculturale e dell’autenticità delle comunità.
L’evento finale ha riunito un numeroso e variegato gruppo di partecipanti per celebrare i traguardi del progetto, tra cui istituzioni governative, rappresentanti della comunità internazionale, organizzazioni partner e beneficiari del progetto. È stata offerta una panoramica completa degli obiettivi, delle attività e dei risultati raggiunti, incoraggiando la prosecuzione del dialogo e il networking tra le principali parti interessate.
“Il progetto BRIDGE evidenzia il nostro impegno a favore dei giovani, della coesione comunitaria e dello sviluppo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina. Coinvolgendo un numero sorprendente di giovani e numerose autorità locali, abbiamo promosso il dialogo interculturale e l’interazione tra giovani provenienti da diverse aree geografiche del Paese, contribuendo a colmare le divisioni sociali e culturali, a ripristinare la fiducia e a promuovere lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Letizia Fischioni, Vice Titolare della Sede AICS di Tirana.
S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, ha aggiunto: “Il successo del progetto BRIDGE è un esempio dell’impatto positivo della cooperazione internazionale e dell’impegno dell’Ambasciata Italiana nel sostenere riconciliazione, sviluppo sostenibile e emancipazione dei giovani in questo bellissimo Paese, anche a supporto del suo percorso di integrazione europea. L’iniziativa, anche in virtu’ delle proficue sinergie con Via Dinarica e della larga partecipazione di giovani da ogni parte della Bosnia-Erzegovina, ha promosso amicizia, valorizzazione dell’ambiente, attivismo giovanile, innovazione, turismo sostenibile e sviluppo delle comunità. L’entusiasmo e la riconoscenza dei giovani che hanno partecipato al progetto è per tutti noi la migliore gratificazione”.
Il Sistema italiano di Cooperazione a supporto dell’Agenzia di Protezione Civile Albanese
Tirana, 5 Novembre 2024_Si completa il percorso di formazione per esperti della Protezione Civile Albanese, realizzato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiano da Aprile a Luglio 2024, con la consegna degli attestati di partecipazione.
Ospitati nella splendida cornice della Residenza d’Italia, i 30 partecipanti sono stati salutati dalle autorità presenti: l’Ambasciatore d’Italia a Tirana S. E. Fabrizio Bucci, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Italiana Fabio Ciciliano, la Direttrice di AICS Tirana Stefania Vizzaccaro e il Direttore dell‘Agenzia Nazionale di Protezione Civile albanese (AKMC) Haki Çako.
La cerimonia ha dato l’opportunità di sottolineare le principali attività svolte nel quadro del progetto “Realizzazione di un centro operativo nazionale per le emergenze civili dell’Agenzia Nazionale di Protezione Civile albanese”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, di cui il percorso di formazione è stato parte integrante e ha costituito una componente essenziale dello stesso. Grazie ai 19 moduli forniti dagli specialisti della Protezione Civile italiana, sono state affrontate questioni teoriche ed operative tra cui la gestione delle emergenze e il supporto alle autorità locali, la logistica, le esercitazioni e l’assistenza socio-sanitaria, la gestione ed organizzazione di aree di accoglienza e strutture temporanee, la prevenzione, la comunicazione e le campagne di formazione, sensibilizzazione e mitigazione del rischio, e la valutazione dei danni e delle perdite, la previsione e valutazione dei rischi, e la protezione dei beni culturali durante le emergenze.
Quella tra AICS, Dipartimento di Protezione Civile italiano e AKMC è una collaborazione che dal 2019 ha consentito un progressivo miglioramento dei servizi e dell’operatività dell’Agenzia albanese, che dalla realizzazione e avvio del “Centro Operativo Nazionale per le Emergenze Civili dell’Agenzia Nazionale di Protezione Civile albanese” sta conducendo ad un rinnovato coordinamento nel quadro del Meccanismo di Protezione Civile Europeo, cui l’Albania aderisce.
L’Ambasciatore d’Italia Fabrizio Bucci ha sottolineato nel proprio intervento “l’eccellenza del Sistema di Protezione Civile italiano, che a livello europeo e globale costituisce un vero e proprio modello di competenza esportabile a favore di altri Paesi e, grazie a progetti come questo, permette di rafforzare la collaborazione tra Albania e Italia, per un futuro ancora più solidale e sicuro di fronte alle emergenze civili“.
“Siamo onorati di poter mettere a disposizione dei colleghi albanesi l’esperienza maturata dal Dipartimento nelle attività di prevenzione e gestione dell’emergenze nazionali ed estere” – ha dichiarato il Dott. Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione Civile, – “un corso che consolida ancora di più i già eccellenti rapporti tra i nostri Paesi che condividono cultura e rischi molto simili”.
Il Direttore dell’AKMC Haki Çako ha sottolineato che, nonostante la breve esistenza di cinque anni dell’AKMC, “l’intensa collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile italiana ha portato un’assistenza significativa nel terremoto del novembre 2019, nella pandemia di COVID-19, negli incendi del 2024, nelle inondazioni e durante i blocchi stradali a causa della neve mentre, allo stesso tempo, sono stati firmati una serie di accordi e progetti finanziati per lo sviluppo delle capacità della Protezione Civile Albanese”.
La Direttrice di AICS Tirana Stefania Vizzaccaro ha rimarcato l’importanza “non solamente di fornire strutture e mezzi per rafforzare i servizi della Protezione Civile Albanese ma anche garantire formazione del personale ad ampio raggio e a tutti i livelli, per prevedere la portata e le conseguenze di eventi catastrofici, e permettere interventi efficaci sul campo”.
La Cooperazione Italiana allo Sviluppo ed ILO uniscono le forze per promuovere l’occupazione giovanile nel settore alberghiero del Kosovo
Pristina, 10 giugno 2025_L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), con il contributo finanziario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lanciato una nuova iniziativa di cooperazione allo sviluppo volta a promuovere l’occupazione giovanile nel settore alberghiero del Kosovo.
Il progetto, intitolato “Ho(spitable) Re(silient) Ca(pable): Supporto all’integrazione nel mercato del lavoro dei giovani nel settore alberghiero”, si rivolge al settore alberghiero, della ristorazione e del catering (HoReCa), uno dei settori in più rapida crescita in Kosovo con un forte potenziale di creazione di posti di lavoro.
Questa iniziativa si concentra su tre aree chiave:
- Modernizzare l’istruzione e la formazione professionale nel settore alberghiero attraverso il potenziamento delle infrastrutture, l’aggiornamento dei programmi di studio e la creazione di materiali didattici e di apprendimento più pertinenti per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro;
- Migliorare l’occupabilità dei giovani attraverso un maggiore accesso all’apprendimento basato sul lavoro, all’orientamento professionale e a maggiori tutele per i giovani lavoratori, garantendo un’attenzione particolare all’inclusione, alla parità di genere e ai principi del lavoro dignitoso;
- Rafforzare l’imprenditorialità e il supporto alle piccole e medie imprese (PMI) nel settore HoReCa attraverso servizi mirati per lo sviluppo aziendale che promuovano l’innovazione, la resilienza e la creazione di posti di lavoro sostenibili.
All’evento di lancio ufficiale, rappresentanti di istituzioni governative, enti di formazione, stakeholders del settore privato e partner per lo sviluppo si sono riuniti per discutere gli obiettivi del progetto e il suo potenziale per un impatto duraturo.
L’Ambasciatore italiano Maurizio Antonini ha sottolineato che “il progetto mira a formare e integrare professionalmente centinaia di giovani, costruendo ponti tra la domanda del mercato e le nuove generazioni. In un Paese giovane e dinamico come il Kosovo, questo significa costruire il futuro, che è l’obiettivo principale del nostro partenariato con il Kosovo“.
La titolare della sede AICS di Tirana, Dott.ssa Stefania Vizzaccaro, ha accolto con favore “l’approccio partecipativo che caratterizza l’HoReCa: il coinvolgimento di istituzioni pubbliche, centri di formazione, imprese e comunità locali nella co-progettazione – dalla definizione dei curricula allo sviluppo aziendale – come garanzia di efficacia e sostenibilità”.
I rappresentanti dell’ILO hanno sottolineato l’attenzione del progetto su lavoro dignitoso, competenze e opportunità.
Durante l’evento, gli esperti dell’ILO hanno anche presentato i primi risultati della fase iniziale del progetto, fornendo approfondimenti sulle tendenze e le sfide attuali nel settore HoReCa in Kosovo. I dati indicano un significativo potenziale inutilizzato per la creazione di posti di lavoro, soprattutto tra i giovani donne e uomini in cerca di percorsi di impiego sostenibili.
Questa partnership tra Italia e ILO rappresenta un passo fondamentale verso l’allineamento tra istruzione, occupazione e sviluppo imprenditoriale in Kosovo, garantendo che i giovani siano preparati non solo a trovare lavoro, ma anche a prosperare in esso.
Un’Altra Ragione
Guarda il sesto reportage narrativo e fotografico della campagna Pianeti. L’Italia per le nuove generazioni nel Nord dell’Albania. Drita, Agente di Sviluppo Locale, Tamare.
IADSA 2020-2022: Il cambiamento è reale
IADSA 2020-2022, 40 nuovi progetti per 12 milioni di euro. Scoprite la nuova campagna di comunicazione di AICS Tirana.
PO. Anteprima delle riprese a 360 gradi della Nave Po affondata nella baia di Valona durante la Seconda Guerra Mondiale.
PO.
Due lettere. In albanese significano Sì. Per l’Italia significano molto di più. Un patrimonio unico, la Nave Po, immerso nelle acque della Baia di Valona, area marina protetta di Karaburun Sazan. La Cooperazione Italiana ne sostiene la salvaguardia e valorizzazione. Sono da poco state completate le riprese sottomarine a 360 gradi, per promuovere al pubblico la conoscenza della sua storia. Ne condividiamo in anteprima alcuni screenshot. Nel linguaggio di cooperazione si evidenziano della Nave Po le potenzialità per lo sviluppo del turismo sostenibile e le maggiori opportunità di stabilità economica per le comunità locali. Per l’Italia la Nave Po, tesoro sommerso da scoprire, non è solo un’attrazione turistica. Racchiude le storie personali di tante donne e uomini, che presto, attraverso la visione immersiva aperta al pubblico, potranno rivivere nel nuovo centro della cooperazione Italia – Albania a Valona. Seguite tutti gli aggiornamenti sul nostro sito istituzionale e sulle nostre pagine social.