Ufficialmente denominato Repubblica del Kosovo, è uno Stato a “riconoscimento limitato”, situato al centro della penisola balcanica. La sua popolazione è di circa 1,8 milioni di abitanti e la capitale è Pristina. Misura un Indice dello Sviluppo Umano pari a 0,787[1] e la posizione n. 85, tra le più basse nella Regione.
Il Kosovo ha proclamato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008, dopo anni di relazioni tese tra i suoi abitanti, serbi e albanesi. La Serbia dichiarò immediatamente di non riconoscere quest’indipendenza, accolta al contrario da numerosi Stati tra cui l'Italia[2]. Oggi, il Kosovo è riconosciuto da 101 Stati membri dell'ONU su 193. La riconciliazione tra la maggioranza albanese, la maggior parte della quale sostiene l'indipendenza, e la minoranza serba rimane incompiuta.
A seguito dell’indipendenza, il Kosovo ha compiuto una transizione di successo da un modello di crescita basato sulla dipendenza dai flussi di aiuti esteri, con un aumento del reddito pro-capite di quasi il 50% e una significativa riduzione del tasso di povertà. Per continuare a crescere, è necessario accrescere le opportunità di lavoro, migliorare le infrastrutture, dare priorità agli investimenti nel capitale umano e creare un ambiente più favorevole al settore privato. Sono necessarie ulteriori azioni anche per promuovere la sostenibilità ambientale, compreso l'adempimento dell'acquis ambientale dell'Unione Europea.
Processo di adesione – cronologia essenziale [3]
Giugno 2013 – A seguito della ratifica dell’Accordo di Bruxelles (Aprile 2013), il Consiglio Europeo avvia i negoziati relativi a un Accordo di Stabilizzazione e di Associazione (ASA) con il Kosovo
Aprile 2016 – L’ASA tra UE e Kosovo entra ufficialmente in vigore
Febbraio 2023 – Presentata dalla UE una proposta per la normalizzazione delle relazioni tra Kosovo e Serbia, necessaria per l’integrazione di entrambi i Paesi nell’Unione
Con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo culturale, economico, politico, sociale ed educativo del Paese, la Cooperazione Italiana è presente in Kosovo dal 1999, focalizzando inizialmente l'attenzione sul canale emergenza. Nel corso degli anni gli interventi arrivano a comprendere altri settori-chiave come la salute, l'educazione, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle risorse turistiche e culturali.
Le iniziative AICS in Kosovo riguardano agricoltura e sviluppo rurale, ambiente e turismo sostenibile, cultura e diritti umani (in particolare educazione materna, difesa dei diritti dell’infanzia e supporto al sistema sanitario). In agricoltura e sviluppo rurale l’obiettivo della Sede è supportare la pianificazione partecipativa del territorio e rafforzare le istituzioni locali attraverso la costituzione di bio-distretti, garantendo continuità ai processi di allineamento legislativo all’UE nell’ambito della sicurezza alimentare. Nel settore dell’ambiente e del turismo sostenibile gli interventi intendono contribuire alla conservazione del patrimonio naturale e culturale del Kosovo, nonché allo sviluppo sostenibile del turismo lungo la Via Dinarica, un percorso escursionistico che attraversa diversi paesi dei Balcani.
[1] Rapporto UNDP del 2022, per approfondire: 2022 Human Development Report | United Nations Development Programme (undp.org)
[2] Cinque Stati membri dell'UE (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna) e due paesi della regione (Serbia e Bosnia-Erzegovina) non hanno ancora riconosciuto l'indipendenza del Kosovo.
[3] The European Union and Kosovo | EEAS (europa.eu)