PO. Anteprima delle riprese a 360 gradi della Nave Po affondata nella baia di Valona durante la Seconda Guerra Mondiale.

PO.

Due lettere. In albanese significano Sì. Per l’Italia significano molto di più. Un patrimonio unico, la Nave Po, immerso nelle acque della Baia di Valona, area marina protetta di Karaburun Sazan. La Cooperazione Italiana ne sostiene la salvaguardia e valorizzazione. Sono da poco state completate le riprese sottomarine a 360 gradi, per promuovere al pubblico la conoscenza della sua storia. Ne condividiamo in anteprima alcuni screenshot. Nel linguaggio di cooperazione si evidenziano della Nave Po le potenzialità per lo sviluppo del turismo sostenibile e le maggiori opportunità di stabilità economica per le comunità locali. Per l’Italia la Nave Po, tesoro sommerso da scoprire, non è solo un’attrazione turistica. Racchiude le storie personali di tante donne e uomini, che presto, attraverso la visione immersiva aperta al pubblico, potranno rivivere nel nuovo centro della cooperazione Italia – Albania a Valona. Seguite tutti gli aggiornamenti sul nostro sito istituzionale e sulle nostre pagine social.

NESSUNO È PERFETTO. Aics Tirana produce la prima campagna sui diritti umani LGBTQI+ in Albania.

In occasione del Queer Film Festival organizzato nell’ambito delle manifestazioni di Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022, Aics Tirana ha prodotto il primo spot per i diritti umani LGBTQI+ in Albania, pianificato su RTSH 1, la prima rete pubblica nazionale. Lo spot segue la recente visita a Tirana di Fabrizio Petri, Inviato Speciale della Farnesina per i Diritti Umani LGBTQI+. La campagna, ideata da Ernesto Spinelli e prodotta per Aics Tirana da Anima Pictures, fa parte del più ampio piano di comunicazione della Sede Aics nei Balcani Occidentali che vede nell’affermazione dei diritti umani e nella promozione della cultura come strumento di opposizione alla guerra due priorità per il prossimo triennio 2023-2025.

Guarda lo spot.

COLTIVIAMO IL FUTURO

7 giugno 2024, ore 10.00 – Rogner Hotel Tirana, Sala Antigonea 1

Nell’ambito della Settimana dell’Italia, l’Ambasciata d’Italia a Tirana, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Tirana, insieme al CIHEAM Bari, alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Anila Denaj e dell’ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, mobilitano il Sistema Italia a sostegno delle comunità rurali e costiere, per un accesso equo ed inclusivo alle risorse, con particolare attenzione alle donne e ai giovani.

Coltiviamo il futuro è il tema del meeting che si terrà il prossimo 7 giugno alle ore 10 nella Sala Antigonea 1 dell’Hotel Rogner di Tirana. Tra i partecipanti ci saranno i protagonisti della cooperazione Italia-Albania nel settore dell’agricoltura. Verranno discussi temi come il benessere, l’agroecologia e l’innovazione, che saranno al centro di una visione di sviluppo inclusivo e sostenibile.

L’evento ha l’obiettivo di esplorare e promuovere le iniziative del Governo italiano e della cooperazione allo sviluppo in Albania nei settori dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare, evidenziando come queste stiano contribuendo a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. Questi risultati saranno presentati dagli attori chiave delle storie di successo italo-albanesi attraverso installazioni audiovisive, degustazioni e approfondimenti.

Nello specifico, Coltiviamo il futuro si propone di evidenziare il ruolo della Cooperazione Italiana e del Sistema Italia a favore dello sviluppo e del rafforzamento dei sistemi agricoli, agroalimentari e di controllo fitosanitario dell’Albania.

Inoltre, a latere dell’evento, vi sarà la cerimonia di chiusura del progetto SAFIAL – rafforzamento istituzionale del Ministero dell’Agricoltura albanese (MARD) per la gestione della sicurezza alimentare, una buona pratica di cooperazione tra AICS Tirana, MARD e CIHEAM Bari, per il sostegno all’Albania nel suo percorso verso l’UE.

La collaborazione tra tutti gli attori del Sistema Italia ed i partner albanesi è fondamentale per migliorare l’impatto e l’efficacia a lungo termine delle iniziative. Lo sviluppo di sistemi agroalimentari sostenibili sostiene la resilienza delle comunità rurali e costiere, favorendo l’accesso equo e inclusivo alle risorse e ai servizi, specialmente per donne e giovani.

In questo contesto, il modello albanese risulta rilevante per la Regione dei Balcani occidentali, in cui si possono analizzare sfide e opportunità legate all’implementazione degli SDG relativi all’agricoltura e trasversali, attraverso il ruolo determinante del Sistema Italia nel sostenere il percorso di sviluppo del Paese verso l’obiettivo ambizioso, ma fondamentale, dell’integrazione europea.

Salvaguardia del patrimonio ambientale e sviluppo di un turismo sostenibile: la strategia di AICS Tirana nel settore Ambiente alla COP29 di Baku

Lo scorso 15 novembre si è svolto a Baku, presso il Padiglione Italia alla COP29, un side event dedicato all’area del Mediterraneo, sempre più al centro del dibattito internazionale sui cambiamenti climatici. La regione, infatti, si sta riscaldando a un ritmo superiore alla media globale, con conseguenze significative su risorse naturali, biodiversità, stabilità sociale ed economica. Quanto a riscaldamento, il Mediterraneo è secondo solo all’area dell’Artico.

In un contesto di aumento delle temperature globali limitato a 1,5°C, si prevede che il 18% della popolazione mediterranea sarà soggetto a scarsità idrica. Inoltre, il livello delle acque marine ha iniziato a salire già dal secolo scorso a una media di 1,4 mm all’anno. Oltre a ridurre le terre costiere adibite all’agricoltura, l’innalzamento delle acque marine va ad intaccare le riserve sotterranee di acqua potabile, riducendone di fatto la quantità utilizzabile per uso umano ed agricolo. Nel Mar Mediterraneo troviamo il 7,5% della biodiversità marina globale. In parallelo, l’incremento dei fenomeni siccitosi sta diventando un dato allarmante, la cui frequenza e durata sta mettendo a rischio le attività economiche nazionali e le società soprattutto urbane.

L’evento, aperto dal Direttore di AICS, Marco Rusconi, ha dato l’opportunità di discutere soluzioni innovative ed alcune iniziative messe in campo da AICS Tirana nell’area dei Balcani Occidentali, grazie anche agli interventi dell’Unione per il Mediterraneo, rappresentata dal Vice Segretario Generale Senior, Grammenos Mastrojeni e da UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), rappresentata da Luca Rossi, Coordinatore Senior dell’Iniziativa Early Warnings for All (EW4A).

Nel proprio intervento, la Vice Titolare di AICS Tirana, Letizia Fischioni, ha avuto modo di presentare la strategia della Sede nel settore Ambiente, partendo dai i tre progetti, NaturAlbania, NaturBosnia e NaturKosovo, che hanno dato l’imprinting al complesso delle attività attualmente in corso nell’area dei Balcani Occidentali. Si tratta di iniziative che combinano la salvaguardia del patrimonio naturale e della biodiversità con lo sviluppo di un modello di turismo sostenibile, lavorando su due fronti: con le autorità locali per proteggere il patrimonio naturale e con le comunità locali per trarre beneficio da un turismo sostenibile in cui un ambiente naturale salvaguardato e ben mantenuto – oltre a ridurre gli effetti del global warming – può generare occupazione e sviluppo economico.

La tutela ambientale si pone dunque non solo come un’azione doverosa, per cercare di ridurre le conseguenze del cambiamento climatico, ma soprattutto come una risorsa per sviluppare in maniera sostenibile le aree di intervento.

 

Aree protette e sviluppo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Tirana ha pubblicato l’Avviso per l’affidamento dell’Iniziativa “NaturBosnia: aree protette e sviluppo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina” – AID 12003, per un importo totale massimo di 1.500.000 Euro, ad organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’elenco di cui all’art. 26, comma 3, della legge 125/2014, come da condizioni e modalità approvate dalla Delibera del Comitato Congiunto n. 50/2018.

La scadenza del Bando è il giorno 6 ottobre 2020 alle ore 12.00.

Scoprite di più alla nostra pagina Iniziative di Cooperazione.

IL MESTIERE DI PROTEGGERE. L’Italia per la Protezione Civile albanese.

Sono iniziati a Tirana i lavori per la nuova sede locale della Protezione Civile. L’Italia al fianco dell’Albania per rispondere con efficacia alle emergenze e proteggere la popolazione.

#MadeWithItaly #PostTerremoto

IMMAGINI IMMERSIVE, 3D, UN QUADERNO, UNA PENNA. Centinaia di visitatori quest’estate per Vision, il Centro Multimediale della Cooperazione Albania Italia a Valona.

Quest’estate ha accolto centinaia di turisti e cittadini, Vision il Centro Multimediale della Cooperazione Albania Italia inaugurato a fine 2021 e aperto al pubblico sul lungomare di Valona. In un piccolo spazio, i visitatori hanno potuto immergersi nelle immagini sottomarine a 360 gradi della Nave Po, affondata durante la Seconda Guerra Mondiale, entrare tramite la visione 3D nel corpo vivo delle parole del poeta albanese Fatos Arapi, osservare i dettagli e i colori unici dei dipinti del Monastero di Zvernec. Un percorso espositivo ideato da Ernesto Spinelli e prodotto per Aics Tirana da Kube Studios, che ha promosso attraverso l’uso delle nuove tecnologie il patrimonio culturale della regione e la storica amicizia fra Albania e Italia. Per la parte più emozionante del percorso, invece, sono bastati una penna e un quaderno nel quale tanti visitatori hanno raccolto e trasmesso in poche righe le loro emozioni. Nelle foto ne presentiamo una selezione.

Coltiviamo il Futuro

“Coltiviamo il Futuro”, organizzato il 7 giugno dall’Ambasciata d’Italia a Tirana, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dal CIHEAM Bari nell’ambito della Settimana d’Italia, è stata una piattaforma per condividere il futuro della cooperazione tra Italia e Albania nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale.

Inoltre, l’evento è stato un richiamo forte alla responsabilità che abbiamo verso le generazioni future e al ruolo cruciale dell’agricoltura nel plasmare un futuro sostenibile e inclusivo, che metta al centro il benessere delle persone, l’agroecologia e l’innovazione.

Questi pilastri non solo guidano la nostra visione, ma sono anche le leve per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che sono diventati la bussola dell’impegno italiano in Albania e nei Balcani.

“L’agricoltura e lo sviluppo rurale sono tra i settori sui quali la cooperazione tra i due Paesi si focalizza maggiormente. Proprio per rinsaldare questo scambio di conoscenze e consolidare le buone pratiche per una reciproca crescita, nel marzo dello scorso anno il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, durante la sua missione nel Paese ha sottoscritto con la sua omologa albanese un  Memorandum d’intesa, sulla cooperazione nel settore agroalimentare, della pesca e della trasformazione agroalimentare, volto in particolare a promuovere la cooperazione agricola e agroalimentare fra le due Nazioni” –  ha sottolineato l’Ambasciatore Bucci nel suo saluto.

La Ministra Anila Denaj ha messo l’accento sulla Sicurezza Alimentare la quale “non è solo un servizio, ma una missione che influisce direttamente sulla garanzia dei prodotti sicuri per i consumatori. La cooperazione tra l’Italia e l’Albania nel settore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della Sicurezza alimentare ha come obiettivo il benessere, l’agroecologia e l’innovazione a favore dei sistemi sostenibili in Albania, come modello per i Balcani Occidentali.

Nel corso del suo intervento la Direttrice dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo a Tirana, Stefania Vizzaccaro ha sottolineato che “Con una costante presenza sul territorio albanese grazie ad un approccio integrato, che mette a sistema sinergicamente i principali settori nei quali siamo attivi avvalendoci delle migliori eccellenze del Sistema Italia, promuoviamo una governance inclusiva, strumento alla base di uno sviluppo economico che valorizzi il patrimonio naturale e culturale per promuovere una crescita economica in un’ottica di sostenibilità intergenerazionale.  Poniamo al centro l’agricoltura e lo sviluppo rurale, strettamente interconnessi con la salute e il benessere degli individui e alla base di uno sviluppo inclusivo che valorizza e si nutre della ricchezza del proprio territorio. Il settore agricoltura e sviluppo rurale è uno dei nostri pilastri d’intervento con il portfolio di finanziamenti più consistente. Attualmente, in Albania, abbiamo in corso di realizzazione 7 iniziative a dono per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, 5 crediti di aiuto per un valore di circa 40 milioni di euro e ulteriori iniziative in fase di finalizzazione. Complessivamente, l’investimento totale supera i 50 milioni di euro, posizionando l’AICS come uno dei maggiori donatori bilaterali in questo settore in Albania”.

Alla fine degli anni ’90, il CIHEAM Bari ha realizzato il primo progetto di cooperazione in Albania nel settore vivaistico. Questa iniziativa ha posto le basi per un’attività che è diventata un pilastro della nostra Organizzazione, grazie al sostegno della cooperazione italiana. Il progetto SAFIAL, che si conclude oggi, è un esempio di cooperazione di successo tra CIHEAM Bari, AICS Tirana, il Ministero dell’Agricoltura albanese e il Sistema Italia, con l’assistenza tecnica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo. I risultati raggiunti sono stati molto positivi. Questo rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro partenariato con le istituzioni albanesi, in particolare sui temi dell’economia blu e della transizione verde” – ha detto Maurizio Raeli.

La Direttrice dell’Istituto di Commercio Estero, Francesca Mondello ha colto l’occasione per far presente agli ospiti l’organizzazione dell’“Evento di formazione tecnica Lab Innova Albania” una fiera di training formativo rivolta agli agricoltori, il 18 e il 19 di giugno insieme ad AICS Tirana per una rinnovata conferma del contributo di Sistema Italia a favore dello sviluppo di sistemi agroalimentari sostenibili in Albania, quali modello di riferimento per i Balcani occidentali.

“Coltiviamo il futuro” ha segnato anche un momento importante per il progetto “SAFIAL – Rafforzamento istituzionale del Ministero dell’Agricoltura albanese per la gestione della sicurezza alimentare, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed implementato dal CIHEAM di Bari, che volge al termine dopo tre anni di eccellente lavoro con i rappresentanti delle agenzie per la sicurezza alimentare coinvolte: L’Autorità Alimentare Nazionale (AKU – Autoriteti Kombëtar i Ushqimit ) Istituto di Sicurezza Alimentare e Medicina Veterinaria (ISUV: Instituti i Sigurisë Ushqimore dhe Veterinarisë) L’Autorità Nazionale Veterinaria e Fitosanitaria (AKVMB – Autoriteti i Veterinarisë dhe Mbrojtjes së Bimëve)

Al termine degli interventi, sono state consegnate quattro nuove vetture acquistate nell’ambito del progetto SAFIAL, finanziato da AICS. Questi veicoli faciliteranno il lavoro dei veterinari delle autorità nazionali, consentendo loro di raggiungere in sicurezza gli allevatori distanti per controlli sanitari e migliorare la tracciabilità degli animali.

“Oggi non è solo un’occasione per parlare di risultati passati, ma anche di guardare avanti, di proiettare la nostra visione per il futuro del settore agricolo e dello sviluppo rurale in Albania” il dott. Franco Turri, Team Leader del settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale presso l’Agenzia, ha condiviso con i presenti la visione italiana per lo sviluppo sostenibile del settore agricolo in Albania, frutto di un lavoro partecipativo di consultazioni con i partner.

Infine, tutti gli invitati hanno visitato una piccola esposizione organizzata nel giardino per toccare con mano gli impatti di queste iniziative e per ascoltare le storie di successo italo-albanesi, grazie alle voci e testimonianze di agricoltori, imprenditori ed associazioni che hanno potuto beneficiare dei progetti finanziati dal Governo italiano. I loro racconti sono stati accompagnati da installazioni audiovisive, degustazioni e approfondimenti.