Argirocastro, città della vita e della cultura

È una grande storia di cooperazione e amicizia quella fra Argirocastro e l’Italia. Molti risultati sono stati raggiunti, tante attività sono in agenda o in approvazione. Argirocastro è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Una città da tutelare e valorizzare. Il Sindaco Flamur Golemi, il Console Onorario Teodor Bilushi, la Vice Sindaca Jorida Muho hanno accompagnato il Rappresentante della Cooperazione Italiana nei Balcani Occidentali Nino Merola in una visita di monitoraggio e programmazione di futuri interventi. La Cooperazione Italiana conferma il suo impegno a favore del patrimonio culturale albanese e il sostegno del Sistema Italia nel cambiamento in atto.

Guarda le foto della visita e segui gli aggiornamenti sulle attività in corso sulle nostre pagine web.

Luca Maestripieri sull’Afghanistan: “Non abbandoneremo nessuno laggiù.”

ROMA – Luca Maestripieri, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha ribadito che “Non si intende abbandonare nessuno, tantomeno il popolo Afghano. Siamo solo in parte sollevati per l’arrivo dei nostri colleghi italiani a Fiumicino, dopo aver evacuato la nostra sede in Afghanistan – ha detto Maestripieri – tuttavia, la nostra mente e il nostro cuore sono ancora sulla pista dell’aeroporto di Kabul, dove aspettano di partire centinaia di nostri amici e collaboratori afghani”.

La riconoscenza verso i collaboratori. “Come ha giá dichiarato la Vice Ministra degli Esteri, Marina Sereni, d’intesa con il dicastero della Difesa, ringraziamo tutti loro per quanto stanno facendo. Da parte nostra, faremo di tutto per portare in Italia anche i cittadini afgani che hanno collaborato con noi. Le storie dei nostri colleghi appena sbarcati a Fiumicino ci colpiscono, non vogliamo che sia abbandonato nessuno, nè in questi giorni nè in futuro. Speriamo di ricostruire le condizioni per continuare a  sostenere la popolazione Afghana”.

Come pubblicato su La Repubblica.

NUOVO MUSEO ARS AEVI DI SARAJEVO. Italia e Bosnia & Erzegovina disegnano la contemporaneità.

Con un prestigioso evento di lancio, in collaborazione con le autorità della Bosnia & Erzegovina, l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo e l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Balcani Occidentali hanno aperto la prima fase dei lavori per la realizzazione del Museo Ars Aevi, che sarà progettato sulla base dell’idea originale di Renzo Piano.

SARAJEVO – Si è svolto presso il Dom Armije l’evento di lancio dell’iniziativa Museo ARS AEVI, alla presenza delle autorità della Bosnia & Erzegovina e delle autorità italiane. L’evento ha aperto la prima fase dei lavori per la realizzazione del nuovo Museo Ars Aevi a Sarajevo, che sarà progettato sulla base dell’idea originale di Renzo Piano. Il progetto architettonico sarà finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

ARS AEVI è un parziale anagramma della parola Sarajevo. Si tratta di un originale progetto di fondazione di un museo d’arte contemporanea, originato da una volontà collettiva e dalla cooperazione etica di importanti artisti internazionali, curatori e musei d’arte contemporanea.

ARS AEVI nasce come collezione d’arte nata durante la guerra, nel 1992. Un gruppo di appassionati guidato da Enver Hadžiomerspahić ha invitato artisti di tutto il mondo a donare alcune delle loro opere come simbolo di sostegno a Sarajevo durante l’assedio. La collezione comprende oggi circa 150 opere d’arte donate da alcuni dei più rinomati artisti contemporanei locali e internazionali, tra cui Michelangelo Pistoletto, Joseph Kosuth, Joseph Beuys, Bizhan Bassiri, Maja Bajević, Jusuf Hadžifejzović e Jannis Kounellis.

Un primo progetto per il nuovo museo è stato offerto alla città di Sarajevo dall’architetto italiano Renzo Piano, che ha anche donato i materiali utilizzati nella costruzione del ponte pedonale che attraversa il fiume Miljacka nei pressi della sede del futuro Museo.

L’Ambasciata d’Italia ha svolto negli anni un ruolo di stimolo e sostegno per tutti gli enti locali coinvolti, costruendo consapevolezza del valore del progetto non solo dal punto di vista artistico e culturale ma anche come strumento di riconciliazione e dialogo interetnico, sostenuto in questo compito dall’ufficio locale dell’UNESCO.

L’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è da tempo partner di ARS AEVI e si è offerta di sostenere finanziariamente il progetto definitivo ed esecutivo del Museo, sulla base del progetto iniziale di Renzo Piano, in stretta collaborazione con gli enti locali e con il laboratorio edile Renzo Piano. Nel novembre 2021 il Comune di Sarajevo, il Cantone di Sarajevo e l’Istituto per l’Edilizia del Cantone di Sarajevo hanno firmato un accordo storico sull’attuazione del Progetto per la Costruzione del Museo d’Arte Contemporanea “Ars Aevi” e poco dopo un permesso di costruire in è stato emesso per il quadrante C di Marijin Dvor. Da allora, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha lavorato quotidianamente per il progetto definitivo ed esecutivo del Museo. In questi giorni AICS ha concluso la procedura di appalto e lo studio selezionato potrà iniziare i suoi lavori nelle prossime settimane.

Allo stesso tempo, sono state intraprese iniziative con importanti organizzazioni internazionali, come l’UNESCO BiH, per istituire un fondo multi-donatore che raccoglierà i contributi, pubblici e privati, che renderanno possibile la prossima costruzione del Museo ARS AEVI.

L’evento, moderato dalla Direttrice del Museo ARS AEVI, Senka Ibrišimbegović, è stato aperto dai saluti di benvenuto dell’Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Marco Di Ruzza, del Sindaco della Città di Sarajevo, Benjamina Karić, del Presidente del Consiglio del Sarajevo, Edin Forto e il sindaco di Novo Sarajevo e Hasan Tanović. Per AICS Tirana, è intervenuta la dottoressa Manoela Lussi. Online è interventuta, la rappresentante dell’Officina Edilizia “Renzo Piano”, Emanuela Baglietto, mentre il fondatore del progetto ARS AEVI, Enver Hadžiomerspahić, Rappresentante UNESCO in BiH , Sinisa Sesum e rappresentanti dello Studio di architettura “NON-STOP” hanno fornito ulteriori approfondimenti sul progetto.

L’Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Marco Di Ruzza, ha sottolineato che “l’Italia ha creduto in questo progetto sin dall’inizio ed è orgogliosa di presentare alla Città di Sarajevo i risultati di questa straordinaria partnership tra i nostri due Paesi. ARS AEVI rappresenta i valori universali di pace e umanità. È un ricordo vivo del potere dell’arte come ponte tra i popoli e le culture. Ringrazio tutti i partner dell’iniziativa: l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il Cantone di Sarajevo, il Comune di Sarajevo, il Comune di Novo Sarajevo, i Musei Civici di Sarajevo, il Laboratorio Edilizio “Renzo Piano” e l’UNESCO – per il loro impegno e il loro eccezionale contributo a questo progetto e per aver reso possibile l’evento di oggi”.

Stefania Vizzaccaro, Rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Balcani occidentali, ha affermato: “La cultura è una priorità per l’impegno della cooperazione italiana in Bosnia ed Erzegovina e in tutti i Balcani occidentali. Due sono le principali aree di intervento: tutela del patrimonio culturale e valorizzazione delle industrie creative contemporanee. È una strategia regionale dell’Agenzia governativa italiana che rappresento che mira a promuovere la cultura come mezzo di opposizione alla guerra. Il patrimonio del passato e l’arte contemporanea sono la migliore garanzia di pacifica convivenza e sviluppo sostenibile per le nuove generazioni bosniache ed erzegovine, e vorrei dire, europee”.

 

AICS Tirana a Sarajevo per l’evento finale dell’Iniziativa BRIDGE

Il 27 maggio scorso si è tenuto a Sarajevo l’evento finale del progetto “Costruire relazioni per un dialogo interculturale in Bosnia ed Erzegovina – BRIDGE”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso la sede regionale dei Balcani Occidentali di Tirana e implementato da UNDP Bosnia ed Erzegovina. Hanno partecipato all’evento S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, Letizia Fischioni, Vice Titolare di AICS Tirana, Narine Sahakyan, Rappresentante Residente ad interim di UNDP in Bosnia ed Erzegovina, e le rappresentanti dei Ministeri delle due Entità coinvolti nel progetto, Nasiha Pozder, del Ministero Federale dell’Ambiente e del Turismo e Jelena Gavrilović, del Ministero del Commercio della Repubblica Srpska.

Il progetto, durato 30 mesi, ha rappresentato un viaggio di trasformazione per quasi 2.000 giovani di età compresa tra i 7 e i 24 anni, provenienti da 55 comuni e città della Bosnia ed Erzegovina. Questi giovani hanno avuto l’opportunità di incontrarsi, socializzare, imparare e costruire amicizie attraverso azioni ambientali, campagne di sensibilizzazione, attività sportive all’aria aperta e programmi culturali realizzati nei meravigliosi scenari che si trovano lungo i sentieri della Via Dinarica. BRIGDE è stato realizzato in sinergia con un’altra iniziativa finanziata da AICS Tirana ed implementata da UNDP, “Via Dinarica”, giunta ormai alla seconda fase, nata con l’intento di promuovere il turismo per lo sviluppo economico sostenibile delle comunità delle Alpi Dinariche, preservando l’ambiente e nel rispetto della diversità socioculturale e dell’autenticità delle comunità.

L’evento finale ha riunito un numeroso e variegato gruppo di partecipanti per celebrare i traguardi del progetto, tra cui istituzioni governative, rappresentanti della comunità internazionale, organizzazioni partner e beneficiari del progetto. È stata offerta una panoramica completa degli obiettivi, delle attività e dei risultati raggiunti, incoraggiando la prosecuzione del dialogo e il networking tra le principali parti interessate.

“Il progetto BRIDGE evidenzia il nostro impegno a favore dei giovani, della coesione comunitaria e dello sviluppo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina. Coinvolgendo un numero sorprendente di giovani e numerose autorità locali, abbiamo promosso il dialogo interculturale e l’interazione tra giovani provenienti da diverse aree geografiche del Paese, contribuendo a colmare le divisioni sociali e culturali, a ripristinare la fiducia e a promuovere lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Letizia Fischioni, Vice Titolare della Sede AICS di Tirana.

S.E. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina, ha aggiunto: “Il successo del progetto BRIDGE è un esempio dell’impatto positivo della cooperazione internazionale e dell’impegno dell’Ambasciata Italiana nel sostenere riconciliazione, sviluppo sostenibile e emancipazione dei giovani in questo bellissimo Paese, anche a supporto del suo percorso di integrazione europea. L’iniziativa, anche in virtu’ delle proficue sinergie con Via Dinarica e della larga partecipazione di giovani da ogni parte della Bosnia-Erzegovina, ha promosso amicizia, valorizzazione dell’ambiente, attivismo giovanile, innovazione, turismo sostenibile e sviluppo delle comunità. L’entusiasmo e la riconoscenza dei giovani che hanno partecipato al progetto è per tutti noi la migliore gratificazione”.